Dal 2013 la dieta mediterranea è entrata a far parte della lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità. Si tratta di un riconoscimento importantissimo per i paesi che si affacciano su
Mediterraneo, tutti così diversi per ragioni culturali, religiose ed etniche, ma accumunati dal medesimo stile alimentare. Numerosi studi hanno rivelato il collegamento tra la dieta e la
longevità degli abitanti di questi paesi: il medico americano Ancel Keys è stato il primo a evidenziare i benefici apportati da una dieta così varia e povera di grassi; dopo di lui, si sono
susseguiti molti ricercatori che hanno evidenziato come la dieta mediterranea comporti una riduzione del rischio d'insorgenza di malattie vascolari e cardiache, ma anche delle malattie
degenerative e dei tumori.
L'uva rientra appieno nell'elenco degli alimenti fondamentali per una corretta dieta. D'altronde, insieme al grano e alle olive, è una delle materie prime più utilizzate nella dieta mediterranea
sia per il consumo fresco che per la produzione di vino o altri prodotti lavorati.
Dal punto di vista nutrizionale l'uva è un frutto molto ricco: per 100 g di parte edibile, ha un apporto energetico di 61 kcal e un contenuto in zuccheri di circa 15 g tra glucosio e fruttosio.
Tuttavia, dalla buccia al seme, l'uva è piena di sostanze utili al nostro organismo: la polpa e la buccia contengono sali minerali, zuccheri, vitamine, acidi fenolici, stilbeni (resveratrolo) e flavonoidi; i vinaccioli contengono fibre, grassi,
proteine e una grande quantità di flavon-3-oli, una particolare categoria di flavonoidi. La presenza di queste particolari
sostanze rende l'uva un alimento unico. Vediamo in che modo esse agiscono sul nostro organismo.
Gli antociani garantiscono al frutto la protezione delle radiazioni ultraviolette e il potere schermante che queste
sostanze hanno sulla pianta viene trasmesso all'organismo anche una volta ingerite. Inoltre gli antociani hanno un alto
potere antiossidante tanto da essere utilizzati in medicina per contrastare gli effetti dei radicali liberi sui vasi sanguigni. Per questo l'uva è consigliata per la prevenzione delle malattie
cardiache e del cancro.
Il resveratrolo ha destato un forte interesse in medicina da quando uno studio condotto nel sud della Francia ha
attribuito a questa sostanza un altissimo valore nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e delle patologie metaboliche (obesità, diabete, insufficienza epatica e pancreatica).
Il resveratrolo è un antimicrobico naturale contenuto principalmente nella buccia: difende la pianta da stress e
infezioni batteriche, mentre nell'organismo umano ha proprietà ipoglicemizzanti, antinfiammatorie e antiaterosclerotiche.
Tra gli acidi fenolici presenti nell'acino dell'uva da tavola, l'acido gallico è forse quello che apporta i benefici più importanti al nostro organismo. Quest'acido espleta una funzione che in medicina viene chiamata pro-apoptotica, cioè innesca il processo a catena che porta alla morte delle cellule tumorali.
Nella buccia si trovano i flavonoli. A questo gruppo appartiene la quercetina che, oltre alle sue proprietà antiossidanti, funge da regolatore della risposta immunitaria e
infiammatoria a livello cellulare. Inoltre i flavonoidi contribuiscono alla regolazione della crescita delle cellule e, di conseguenza, sono utilizzati per
inibire la crescita delle cellule tumorali.
In questo contesto, le varietà con seme hanno una marcia in più grazie al loro contenuto in
flavan-3-oli. Questa classe di composti racchiude tutte le proprietà farmacologiche che abbiamo citato.
Come il resveratrolo, i tannini contenuti nei vinaccioli producono importanti benefici sul sistema cardiocircolatorio inibendo
l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) che trasportano il colesterolo. Le procianidine riducono la pressione arteriosa e proteggono le cellule delle pareti interne dei vasi sanguigni
attenuando i processi infiammatori e di invecchiamento cellulare.
Le procianidine e il resveratrolo hanno un effetto combinato sull'inibizione dei processi neoplastici: entrambi inibiscono
l'ossidazione dei lipidi, favoriscono la differenziazione cellulare, contrastano le mutazioni cellulari di origine chimica o fisica proteggendo il DNA da possibili danneggiamenti che può
comportare l'insorgere di tumori.
Campagna finanziata con l'aiuto della Comunità Europea
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